Raffaele Marinetti è nato a Napoli nel 1974. Lì, tuttora, vive e lavora come illustratore professionista da circa 18 anni. La sua carta d’identità artistica conta anche ben 320 mila follower Instagram e un’infinità di illustrazioni in cui si mescolano soggetti che richiamano le passioni di questo ragazzo di 44 anni che vanno dalla musica al cinema passando per i fumetti.
Anche se siamo dell’idea che l’arte non vada spiegata più di tanto la sua, come quella di altri creativi presenti in questo sito, ci ha incuriosito al punto da volergli porre qualche domanda. Raffaele, seppur mantenendo una certa discrezione, ci ha raccontato delle tante ispirazioni e della sua voglia di esplorazione che fa si che la sua produzione non si fermi solo ad una tecnica o ad un genere quello dell’erotismo che vediamo comunque centrale nella sua opera. Le sue illustrazioni spaziano dal supereroistico fino ai ritratti di jazzisti evocando tanto mondi favolistici quanto reali e quotidiani. Noterete inoltre come non sia raro che il suo disegno incontri la parola con diverse poesie (a sua firma) ad accompagnare le illustrazioni.
Ed ecco un estratto della nostra chiacchierata:
Guarda Questo: Quando hai capito per la prima volta di voler fare delle tue doti di disegnatore un lavoro? Chi sono stati i tuoi primi modelli ispiratori?
Raffaele Marinetti: I miei modelli ispiratori per quanto riguarda l’illustrazione in bianco e nero sono principalmente tre: Paolo Eleuteri Serpieri, Moebius, Baldazzini. Per quanto riguarda l’illustrazione a colori: George Petty, Alberto Vargas, Tanino Liberatore, Alex Maleev.
Guarda Questo: Con chi collabori o hai collaborato in passato?
Raffaele: Difficile ora elencarli tutti. Negli ultimi anni lavoro esclusivamente come freelance, e faccio sempre più lavori su commissione per clienti privati.
Guarda Questo: Parlando di donne: quanto di quelle che disegni è vicino alla tua donna ideale? Spesso ricorrono i capelli rossi.. c’è qualcosa di autobiografico o che evoca una donna realmente esistente o esistita nella tua vita?
Raffaele: È vero, ne ho disegnate tante di donne coi capelli rossi, e talvolta ancora ne disegno, ma resta solo uno degli ideali puramente artistici non certamente un ideale femminile nella realtà.
Guarda Questo: Tavoletta grafica, tela e pennello o foglio e matita? Come nascono i tuoi lavori? Preferisci un approccio più digitale o analogico alle illustrazioni?
Raffaele: Le tecniche e stili variano dagli acquerelli, alle matite, ai disegni e illustrazioni completamente creati in digitale. Dall’estremo realismo fino al tratto più impressionista. La tecnica e i relativi strumenti cambiano a seconda dei lavori che vado a svolgere. Nell’ultimo anno ho una preferenza per un approccio più analogico,
usando stumenti più tradizionali.
Guarda Questo: Al termine dell’intervista nello spirito con cui è nato il nostro blog chiediamo sempre: se dovessi dire tu a noi “guarda questo” condividendo l’opera di un artista di qualsiasi tipo, famoso o meno, cosa e chi ci indicheresti?
Raffaele: Ci sarebbero troppi artisti da consigliare e con stili differenti… non voglio far torto a nessuno.
E va bene Raffaele, leggendo quest’ultima risposta come una forma di amore incondizionato per l’arte in tutte le sue forme, un amore che ti rende comprensibilmente impossibile la scelta di una sola citazione non ci resta che chiudere citando noi te e condividendo altre tue creazioni ed invitando i nostri lettori a scoprire di più su di te sul tuo profilo Instagram e sul tuo shop online.
Gli piace dormire, a meno che non trovi una ragione valida per stare sveglio. Di solito apre gli occhi per cercarne una. Nei 15 anni di esperienza nel settore della comunicazione e del markerting digitale ha ideato e seguito le strategie di grandi Aziende come Volkswagen, Audi, Parmalat, Bonomelli, Riza, Rai Trade, Monster, Sony, Vans, Red Bull. Dal 2015 è docente per il corso di Social Media e Web TV all’Università IULM di Milano.
Nel 2018 ha lanciato il progetto di scouting creativo “Guarda Questo!”.