L’erotismo è un concetto bastato sull’equilibrio. Quello con cui si percorre il sottile confine che separa la sfacciata esplicitezza (ho scoperto che si può dire) della pornografia e il trattenuto desiderio della sensualità. Petites Luxures, piccole lussurie, il profilo instagram da un milione di follower, ha trovato, attraverso le sue illustrazioni, una delle forme perfette per dar voce a questo concetto, all’erotismo.
Due gli ingredienti essenziali di questo progetto: selezionare con cura e tracciare solo le linee strettamente necessarie a mostrare l’atto o la posa erotica e aggiungerci poi un titolo che suona quasi di provocazione, richiamo, vento soffiato per alimentare il fuoco appena appiccato. Perché l’erotismo in fondo non è solo e semplicemente in ciò che vediamo, nel gesto che proclama la nudità e l’accoppiamento, ma è anche e sopratutto nella nostra testa, nei nostri pensieri e dunque nelle parole che accompagnano le immagini.
Così alcune riletture e richiami ad opere di Magritte o Leonardo Da Vinci vengono accompagnate dal gioco, da quell’ironia un po’ “stronza” che è propria di chi, spogliandosi davanti a te, vuole demolire gli ultimi veli di pudore con il ghigno di chi è in pieno controllo delle emozioni. Nasce così una vignetta come “questa non è una pipa, quella nemmeno” o “il segreto di Monnalisa”
Le Petitesluxures ha guadagnato, orgasmo dopo orgasmo, battuta dopo battuta, un seguito incredibile nato proprio dal concetto con cui è nato nostro questo blog: il passaparola. È infatti normale vedere dominare tra i tantissimi commenti ai vari post diversi tag degli utenti che richiamano l’attenzione dei propri amici e compagni come a dire “Guarda Questo!”.
Ed ecco che i tag rendono virali giochi di immagini e parole come “Li-Bell(a)-Ula” o storpiature di frasi di uso comune come Relazione Unilaterale che con di mezzo del sesso orale diventa “relazione Cuni-laterale” piuttosto che Letteratura che diventa, grazie all’erotismo di qualche pagina sapientemente scritta, “Clit-teratura” o l'”Imbarco immediato” di una donna intenta nell’autoerotismo pre-decollo.
Ma non è solo sottile ironia quella che ci resta delle piccole lussurie di questa/questo artista (chi sarà mai?) è anche quell’idea che il ritratto di qualcuno intento a fare del sesso possa facilmente confondere le forme di due o più corpi fino ad ottenere una forma unica e tutta nuova dimostrando quanto simmetrici e complementari siano, per un momento, le curve di corpi maschili e femminili che si uniscono.
Ed eccoci giunti alla fine o come direbbe questo artista “in fondo alle cose”.
Gli piace dormire, a meno che non trovi una ragione valida per stare sveglio. Di solito apre gli occhi per cercarne una. Nei 15 anni di esperienza nel settore della comunicazione e del markerting digitale ha ideato e seguito le strategie di grandi Aziende come Volkswagen, Audi, Parmalat, Bonomelli, Riza, Rai Trade, Monster, Sony, Vans, Red Bull. Dal 2015 è docente per il corso di Social Media e Web TV all’Università IULM di Milano.
Nel 2018 ha lanciato il progetto di scouting creativo “Guarda Questo!”.